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Spesso si discute sul ruolo delle varie specializzazioni quando si crea un sito web, nel momento in cui si definiscono i punti essenziali di una strategia di web marketing. Ad esempio, a cosa serve il persuasive copywriting? Non basta avere al proprio fianco una persona in grado di scrivere tanto e bene?

In realtà no, non è sufficiente. O almeno non è abbastanza se vuoi trasformare un sito web in uno strumento per monetizzare e per trovare nuovi clienti. Non è all’altezza delle aspettative di chi ha il desiderio di pubblicare una landing page efficace. O una campagna di advertising su Google vincente.

Diciamo la verità, a cosa serve il persuasive copywriting? Perché vale la pena fare un passo avanti e lasciarsi alle spalle il contenuto mediocre di chi scrive solo per riempiere i segnaposti e togliere il lorem ipsum lasciato dal web designer? Ecco tutto quello che devi sapere per scegliere il meglio. Sempre.

Cos’è il persuasive copywriting

Prima di approfondire le motivazioni che dovrebbero spingerti a investire in questa direzione devi focalizzare l’argomento in questione: cos’è il persuasive copywriting? Con questo termine intendiamo tutte le strategie e le tecniche di scrittura utili per comunicare in modo efficace valori e benefit al target di riferimento.

A cosa serve il persuasive copywriting? In alcuni casi viene confuso con una sorta di tentativo utile al convincimento forzato. L’obiettivo finale è aumentare le vendite, questo è chiaro, ma questa materia non punta a ipnotizzare o trascinare il potenziale cliente verso la conversione. Ricorda le parole di David Ogilvy:

“The customer is not a moron. She’s your wife”.

Wikipedia

Come suggerisce questa frase apparsa nel libro Confessions of an Advertising Man, sempre di David Ogilvy, il cliente non è uno stupido ma dovrebbe essere visto come una persona che vuoi coccolare.

Devi prenderti cura delle sue scelte e non gonfiare le aspettative in modo irrealistico. Ecco a cosa serve il persuasive copywriting: a rendere tutto questo più efficace. In che modo? Con quali tecniche?

Perché puntare sul copywriting

Di sicuro la prima spinta verso il persuasive copywriting riguarda l’ottimizzazione delle conversioni. Nessuno vuole mettere in discussione l’importanza di questo ingranaggio nella catena utile all’ottimizzazione dei risultati. Però c’è un equilibrio da mantenere. A cosa serve il persuasive copywriting?

Ad esempio a trasformare una call to action in un elemento capace di portare più utenti verso una landing page. O a trasformare un titolo in una headline efficace, in grado di contenere realmente la main promise. Ovvero la promessa più importante che un brand vuole fare al potenziale cliente. Ecco un caso.

A cosa serve il persuasive copywriting
Un esempio virtuoso di persuasive copywriting.

La home page di Basecamp mette in pratica tutte le regole fondamentali della scrittura persuasiva. Il titolo lascia una promessa fondamentale, semplice ed efficace: un unico strumento per lavorare da remoto.

Si base su uno studio approfondito delle necessità e dei problemi reali di chi lavora da casa. Ci sono decine di strumenti da avere e usare, si perde tempo. Qui, invece, hai tutto a portata di mano. E il sottotitolo?

Amplifica esasperando un presidio fondamentale della persuasione: la comparazione tra prima e dopo. Fase precedente ricca di sofferenza, successiva semplice e disinvolta. La call to action decreta il successo.

A cosa serve il persuasive copy?

Ad esempio a consigliare l’aggiunta di una piccola didascalia che ricorda il numero di persone che hanno già preso una decisione, puntando sul concetto di riprova sociale. Vale a dire? Cosa significa esattamente?

Le persone, in media, tendono a ritenere maggiormente validi i comportamenti o e le scelte che vengono effettuati da un elevato numero di persone. È il fenomeno psicologico-sociale alla base della diffusione delle mode”.

WikiPedia

La riprova sociale è una delle regole fondamentali del persuasive copywriting che fa leva su un bias cognitivo ben chiaro: se tante persone hanno preso questa decisione forse dovrei fare lo stesso. Quel numero non è casuale, la posizione del micro-copy non è improvvisata: tutto nasce da una scelta ponderata.

Una scelta svolta dal copywriter che ha curato i testi di quella pagina. Insieme al web designer e a chi si occupa del CRO. Ovvero del conversion rate optimization, l’attività svolta da chi monitora, osserva i dati e prede delle decisioni che portano ad aumentare i risultati. Ecco a cosa serve il persuasive copywriting: completare un quadro capace di lavorare in armonia per raggiungere un obiettivo comune.

Ovvero l’aumento organico delle vendite e dei lead, senza improvvisare e bypassando inutili forzature. I clienti non devono essere spinti, il persuasive copywriting è l’arte della buona comunicazione. Ovviamente su internet ma non solo: questo lavoro riguarda anche la carta stampata, e il visual in generale.

Vuoi lavorare al meglio sul sito?

Dai a ogni competenza il proprio ruolo. Scrivere un contenuto da pubblicare sul web può sembrare un compito semplice, basilare. Basta saper scrivere, ecco. Ma è veramente così? È sufficiente conoscere le basi?

Questo è un punto di vista limitante che rischia di penalizzare l’efficienza di una pagina web. Soprattutto se deve essere utilizzata per raggiungere obiettivi strategici. Affideresti una landing page o una scheda ecommerce per vendere prodotti online a un copy improvvisato? Meglio lavorare puntando sulla qualità.

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